I giovani italiani e l’evoluzione della domanda abitativa

14/10/2016

Nomisma e Censis hanno elaborato il rapporto “I giovani e la casa”, che approfondisce le dinamiche attuali della relazione tra i millennials e le abitazioni; occasione di presentazione del rapporto è stato il convegno “Verso la casa taxi? La domanda abitativa dei giovani” organizzato da Sidief in collaborazione con Banca D’Italia lo scorso 12 ottobre.

Mobilità lavorativa, incertezza economica ed un cambio di mentalità da parte dei giovani sono alla base di un nuovo modo di concepire l’abitazione, che diviene, prima di tutto, una sorta di servizio, uno strumento su cui intervenire per migliorarlo e renderlo sempre più rispondente alle esigenze del singolo, eventualmente anche un luogo di lavoro, magari condiviso. Il tutto però senza che si venga a creare un legame, un senso di appartenenza tra l’individuo e l’abitazione.

Così, secondo Aldo Mazzocco, presidente di Assoimmobiliare e capo di Cdp Real Estate, “il futuro del settore immobiliare è sicuramente residenziale ed è sicuramente in affitto”. L’evoluzione delle abitudini e della mentalità dei giovani, unite alla loro capacità di adattamento, induce gli stessi a prendere poco in considerazione l’opportunità di acquistare un’abitazione, preferendovi soluzioni di locazione che ne consentano un utilizzo allineato alle loro necessità. Esiste quindi una domanda potenziale di case, a condizione che queste siano realizzate con materiali compatibili, con reti e con impianti di qualità, meglio se piccole e collocate in zone giovani, da poter ottenere in locazione.

Considerando infatti che, ad oggi, la percentuale di giovani italiani che vive ancora con i genitori è pari al 62.5% e superiore di 14 punti alla media europea (pari al 48.1%), la domanda che potrebbe essere espressa dai giovani con un’età compresa tra i 18 ed i 34 anni, riguarderebbe un milione di alloggi, situati soprattutto nei capoluoghi, dove il patrimonio stimato di abitazioni non utilizzate è di 1.8 milioni di unità.

L’obiettivo di Finint Green Hub è proprio quello di rivalorizzare il patrimonio immobiliare italiano esistente per adeguarlo ad una domanda giovane ed evoluta, che richiede soluzioni valide e performanti, anche sotto il profilo del risparmio energetico.